CITIES AND CATHEDRALS
PIEDMONT AND VAL D'AOSTA

In the recent past, the significant ecclesiastical cultural heritage of Piedmont and Valle d’Aosta has been the subject of important research, restoration and special maintenance, thanks to a virtuous partnership involving the Church, public authorities, Piedmontese banking foundations, and the local communities.
The aim of the “Città e Cattedrali” website is to give pilgrims and visitors the opportunity to enjoy this heritage, pursuing a systematic classification for promotion of religious sites and artworks that are available to the public, enhancing them with itineraries for visits by location and by theme, with complete descriptions.
The “Città e Cattedrali” portal represents a key platform for the promotion of Piedmont and Valle d’Aosta’s ecclesiastical cultural heritage. The aim is to make the portal a fully-fledged digital gateway, a space that presents and interprets an outline that will intensify the experience of visitors by allowing them to grasp specific aspects, offering the key to reading the history, art and rites of worship for each site.
Teams of volunteers constitute the driving force behind the system for enjoyment of the huge number of ecclesiastical cultural sites, concentrated in towns and cities or dotted around the regions. These trained volunteers grow in the awareness of the development of their local communities and with a sense of belonging to the cultural and landscape heritage. Thanks to their constant contributions and the work of diocesan cultural offices it will be possible to complete and update the “Città e Cattedrali” portal Arcus for "Città e Cattedrali".

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Itineraries

Basso Piemonte terra di passaggio. Cristierna di Danimarca, Signora di Tortona nell'epoca spagnola

Il lavoro comune delle Diocesi del quadrante sud-est (Acqui, Alessandria, Asti, Casale Monferrato e Tortona) nell’ambito del progetto Città e Cattedrali propone per il 2018 una serie di iniziative dal titolo "Basso Piemonte terra di passaggio".
Ad essere coinvolti sono i beni culturali ecclesiastici del territorio, che per l’occasione sono visitabili grazie ai volontari delle cinque Diocesi aderenti.
Il Piemonte è da sempre una regione di passaggio, segnata dalle antiche vie di comunicazione e dai transiti commerciali da e verso l’Europa. La sua collocazione geografica l’ha resa territorio di battaglia conteso dagli eserciti, terra percorsa dai pellegrini, luogo di ispirazione per grandi artisti e mecenati.
"Basso Piemonte terra di passaggio" si traduce in #mostre, #itinerari, #welfare.
Nei luoghi scelti dalle Diocesi sono allestite diverse esposizioni: dalla mostra archeologica a quella documentaria, a quella d’arte contemporanea, offrendo una panoramica sui secoli delle grandi dominazioni straniere che hanno coinvolto trasversalmente questa parte di Piemonte.
Nella Diocesi di Tortona sono tre le tappe dedicate a questo tema ed hanno come filo conduttore "Cristierna di Danimarca, Signora di Tortona nell'epoca spagnola".
Cristierna di Danimarca, figlia di Cristiano II (re di Danimarca, Svezia e Norvegia) e di Isabella d’Asburgo (sorella di Carlo V re di Spagna), venne data in moglie non ancora dodicenne al duca di Milano, Francesco II Sforza, che le conferì la Signoria di Tortona. Rimasta vedova, contrasse matrimonio con il duca di Lorena. Nel 1578, in età matura e per motivi di salute, si insediò a Tortona con la sua corte nel 1578 e qui rimase fino alla morte, avvenuta nel 1590. Durante la sua signoria Tortona visse uno dei suoi periodi più felici e prosperi. Sotto gli auspici della “Signora” venne costruita la Cattedrale, consacrata nel 1583 alla sua presenza, nella quale si svolsero poi i suoi funerali.
Fu mecenate d’artisti: a lei si attribuisce la commissione al pittore Camillo Procaccini delle tele della Cappella dell’Immacolata, nella chiesa di San Francesco, ora ricollocate nella chiesa di Santa Giustina a Torre Garofoli. Cristierna per un breve periodo soggiornò nel palazzo accanto all’Abbazia di Rivalta Scrivia, come attestano diversi documenti; in Tortona insediò la sua corte nel Palazzo di Città, posto vicino alla basilica minore di Santa Maria di Loreto, dove andava sovente a pregare e alla quale donò alcuni arredi sacri.
L'itinerario proposto si incentra sulla figura di questa carismatica Signora di Tortona, ritratta anche dal pittore fiammingo Hans Holbein il Giovane, ed ancora particolarmente amata dalla popolazione tortonese che le ha dedicato una via cittadina e una lapide posta su una parete esterna della Cattedrale.
Nel Museo Diocesano sono visibili documenti storicamente pertinenti al periodo della signoria di Cristierna; sul territorio è percorribile un itinerario che tocca i luoghi, di valenza storico-artistica, a lei legati (Abbazia di Rivalta Scrivia e chiesa di Santa Giustina a Torre Garofoli).

La Strada delle Alpi

La strada delle Alpi, corre lungo i valichi alpini che la Sindone percorse più volte al seguito della corte sabauda: nel corso del Medioevo, infatti, le corti erano spesso itineranti per ragioni di ordine militare, politico ed economico. Già nel1476 Jolanda di Savoia, moglie del duca Amedeo IX il Beato, attraversò le Alpi portando con sé le reliquie della cappella di Chambery, e verosimilmente anche la Sindone. Si è propensi a ritenere che questo primo spostamento possa essere avvenuto attraverso la Valle di Susa, anche se, per motivi di segretezza che rendono rara la documentazione, i percorsi del lenzuolo, prima del suo definitivo trasferimento a Torino, sono circondati da un’affascinante aura di mistero.
In Valle di Susa si potranno visitare l’Abbazia di Novalesa: fondata nel 726 per volere del patrizio merovingio Abbone, governatore di Susa e della Maurienne, l’abbazia è una delle più antiche dell’arco alpino occidentale. Le testimonianze artistiche ed architettoniche più antiche sono costituite dalle quattro cappelle site all’interno della cinta abbaziale (fra cui la Cappella di Sant'Eldrado, con affreschi di grande valore artistico datati al 1096-1097, recanti scene della vita dei Santi Eldrado e Nicola e il Pantocratore), databili tra l’VIII e l’XI secolo.
Sempre in Valle di Susa si trova la Sacra di San Michele, monumento simbolo del Piemonte, fondata tra il 983 e il 987, fu uno dei più importanti centri della cultura monastica benedettina europea. San Carlo Borromeo dopo l’ostensione del 1578, passò a visitare la Sacra, che si erge in posizione strategica all’imbocco della Valle di Susa, sulla cima del monte Pirchiriano (m.962). Altri luoghi dal visitare in Valle sono la cattedrale di Susa, il Santuario Madonna dei Laghi ad Avigliana, che contiene un affresco dedicato al sacro telo e la Precettoria di Sant’Antonio di Ranverso a Buttigliera Alta, sorta a partire dal 1188 per volere dei canonici dell’ordine di Sant’Antonio di Vienne, i quali si dedicarono all’assistenza dei pellegrini sulla Via Francigena e alla cura dei malati di herpes zoster (il “fuoco di Sant’Antonio”). L’interno, riccamente affrescato, ha visto all’opera Giacomo Jaquerio, attivo nella prima metà del ‘400 e annoverato come il più importante promotore del gotico internazionale in Piemonte. Da segnalare anche il pregevole polittico della Natività con i Santi Rocco, Sebastiano, Antonio abate e Bernardino da Siena, realizzato nel 1531 da Defendente Ferrari, cui fa da corredo una predella decorata con scene della vita di Sant’Antonio abate.

UNA SPERIMENTAZIONE INNOVATIVA PER VALORIZZARE IL TERRITORIO

"Chiese a porte aperte" è un progetto sperimentale per aprire e visitare autonomamente i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta con l’ausilio delle nuove tecnologie.

L’App "Chiese a porte aperte" gestisce molteplici operazioni dalla prenotazione della visita all'apertura automatizzata della porta.
Una volta effettuato l’accesso tramite QR si viene guidati alla scoperta del bene al suo interno attraverso un’installazione multimediale costituita da una narrazione storico – artistico – devozionale accompagnata da un sistema di luci mobili e di micro proiettori.

Itinerari di arte, fede e natura

Sono 6 gli itinerari di arte sacra nel paesaggio del Piemonte e Valle d'Aosta accessibili attraverso la App "Chiese a porte aperte", che permettono di scoprire cicli affrescati, architetture romaniche, iconografie e storie di comunità. Una modalità tecnologica, innovativa, ideata e sostenuta dalla Consulta per i beni culturali ecclesiastici del Piemonte e Valle d'Aosta e dalla Fondazione CRT, realizzata con il contributo della Regione Piemonte, il cofinanziamento dei proprietari dei beni e sotto l'alta sorveglianza delle Soprintendenze competenti per territorio.

Una nuova opportunità per scoprire l’arte sacra in Piemonte e in Valle d’Aosta!

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