Cattedrale di San Giusto
Diocesi di Susa ( sec. XI )
Nel 1027 la Basilica diventa chiesa abbaziale del monastero benedettino fondato da Olderico Manfredi, dalla moglie Berta e dal fratello Alrico, vescovo di Asti. Nel 1749 diventa Collegiata, poi Cattedrale della diocesi di Susa dal 1772.
Cattedrale di San Pietro
Diocesi di Alessandria ( sec. XIII; XIX )
La cattedrale di S. Pietro della Diocesi di Alessandria è il rifacimento ottocentesco di una più antica chiesa romanica risalente al XIII secolo, demolita per volere di Napoleone Bonaparte.
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Diocesi di Novara ( sec. IV; XX )
Il Duomo di Novara è un edificio complesso e articolato; ha un’architettura progettata a metà del XIX secolo da Alessandro Antonelli nella quale si inseriscono dettagli di epoca paleocristiana e romanica, l’interno è ricco di opere d’arte.
Certosa di Madonna della Losa
Diocesi di Susa ( sec. XII )
La certosa di Madonna della Losa, tra il 1189 e il 1200, è sede di un insediamento certosino. Oggi rimane la sola cappella dedicata alla Verdine della Pietà.
Certose di Montebenedetto e Banda
Diocesi di Susa ( sec. XII )
Le due certose sono antichi insediamenti certosini in Piemonte. La Certosa di Montebenedetto è l'unico esempio rimasto in Europa di "Certosa Primitiva", ovvero di certosa che conserva ancora la struttura di un monastero basso medievale.
Chapelle De Notre-Dame Des Fontaines
Diocesi di Cuneo-Fossano ( sec. XIV )
Immersa nella natura della val Roia francese, la cappella è interamente decorata da un grandioso e smagliante ciclo affrescato nel corso del XV secolo, in tempi e da artisti diversi tra i quali è documentata la presenza del piemontese Giovanni Canavesio.
Chapelle Saint Erige
Diocesi di Cuneo-Fossano ( sec. XIII )
Situata nel Dipartimento delle Alpes-Maritimes, la cappella risale al XIII o alla prima metà del secolo successivo. Conserva una sontuosa decorazione realizzata nel 1451 dall’anonimo frescante piemontese indicato con il nome di Maestro di Lusernetta.
Chapelle Sainte-Marie-Magdeleine de Villa
Diocesi di Aosta ( sec. XII )
La chiesa del XII secolo si contraddistingue per il campanile affiancato da uno sperone ad arco. La facciata e l’abside conservano affreschi con santi all’esterno ed episodi della vita della Maddalena all’interno, realizzati nel 1463 da Giacomino da Ivrea
Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso
Diocesi di Aosta ( sec. V; XII; XVIII )
Sorta fuori dalla cinta muraria dell'antica Augusta Praetoria, la Chiesa Collegiata dei Santi Pietro e Orso è la chiesa cittadina più importante dopo la cattedrale. E' annesso il celebre chiostro con capitelli istoriati del XII secolo.
Chiesa Collegiata di Sant'Ambrogio
Diocesi di Novara ( sec. XIV; XVII; XVIII )
La ”Collegiata”di Omegna, dedicata a Sant’Ambrogio, risale al 960 d. C, è un’ intreccio di stili diversi: l’ edificio che reca un’ impronta romanica venne poi restaurato nel 1470-1480, successivamente in età barocca.
Chiesa San Martino
Diocesi di Mondovì ( sec. XIV; XV; XVI )
Diocesi Mondovì, Ormea, San Martino, XV- XVIsec., Chiesa parrocchiale Un chiesa barocca nel cui interno sono affiorati affreschi attribuiti: al Maestro di Bastia di Albenga e alla bottega del pittore Canavesio.
Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo
Diocesi di Saluzzo ( sec. XIII )
Della fase romanica sopravvivono gli affreschi delle Storie di San Nicola alla base del campanile. Custodisce campagne decorative di raffinata bellezza tali da consentire la comprensione della cultura figurativa del territorio tra XV e XVI secolo.
Cicli di affreschi

L’affresco è cosa italiana. In esso si unisce la perizia del preparatore del muro alla maestria del pittore che in una sola giornata dipinge “a buon fresco” anche una porzione rilevante di grassello, l’ultimo strato d’intonaco. I colori vi penetrano e si può dire che rimangano infissi nel muro, a meno di problemi che sono per lo più dovuti ad un’insufficiente manutenzione del tetto. Solo in Italia alcuni artisti sono stati designati con nomi che si riferiscono alla loro capacità di pitturare velocemente: “fa presto”, “presto e bene”. I piemontesi non sono da meno, sin dalle antichissime pitture riscoperte nel sottotetto di Sant’Orso ad Aosta per giugere alla grandiosa macchina decorativa di Mattia Bortoloni nel Santuario di Vicoforte (senza dimenticare Jaquerio a Ranverso, Spanzotti ad Ivrea, Gaudenzio e Tanzio a Varallo, Pozzo a Mondovì, Aliberti ad Asti).